Arena-Academy_13.4.2022_articolo

3 curiose teorie su William Shakespeare

Tutti sanno chi è Shakespeare, ma non tutti conoscono le teorie sulla sua vita 

Inglese, nato nel 1564, William Shakespeare è considerato il più importante scrittore inglese oltre che il più eminente drammaturgo della cultura occidentale. 

Non c’è persona che non conosca il nome di Amleto. Chiunque ha sentito parlare, almeno una volta nella vita, di Romeo e Giulietta: il cosiddetto “Bardo dell’Avon” è veramente noto ad ogni latitudine. 

Paradossalmente questa fama non spiega l’alone di mistero che gira intorno alla vita dell’autore: le notizie a noi giunte sono davvero poche, oltre che incerte. 

Tutto questo rende la figura di Shakespeare ancora più interessante, a maggior ragione se si considerano le curiose ed affascinanti teorie che sono state ipotizzate sulla sua figura. 

Se siete davvero appassionati di William Shakespeare o semplicemente siete curiosi, vi invitiamo a proseguire la lettura del nostro articolo! 

Shakespeare non è mai esistito

Iniziamo dalla teoria più buffa, quella secondo cui William Shakespeare addirittura non sarebbe mai esistito! 

Si tratta di una tesi fatta circolare da tutti quei detrattori della sua figura, che vedevano nel “Bardo” un anonimo attore di teatro. 

Sembra che dietro di lui ci fosse Edward de Vere, duca di Oxford, un aristocratico, con un’ottima formazione letteraria e con tutte le carte in regola per essere il vero autore delle opere shakesperiane. 

Divenne presto un poeta, anche se in verità era più famoso per la sua presunta relazione con la regina Elisabetta I. 

Ma questa teoria è facilmente contestabile perché un accostamento del genere si potrebbe fare con qualsiasi aristocratico dell’epoca. 

Senza contare che le opere shakesperiane sono ricche di dettagli e riferimenti al mondo elisabettiano, sia politicamente che a livello letterario. 

Se poi si considera che il Duca di Oxford è morto 12 anni prima di Shakespeare, è davvero inverosimile attribuirgli tutta l’opera.

In effetti non avrebbe potuto conoscere tanti dettagli della realtà inglese degli anni successivi alla sua dipartita. 

Shakespeare era una donna

Un’altra curiosa teoria ritiene che Shakespeare sia stato una donna, più precisamente una certa Mary Sidney, contessa di Pembrocke. 

Era conosciuta per le sue incredibili qualità di poetessa, scrittrice e traduttrice, una donna istruita e al tempo stesso molto affascinante. 

Questa teoria, per quanto intrigante, non ha nessun fondamento, dal momento che non ci sono prove.

Per quanto l’autore abbia avuto la capacità di sondare l’animo umano dei suoi bellissimi personaggi femminili, non c’è nulla a sostegno di questa tesi. 

Shakespeare era omosessuale

Si tratta di una teoria che ha circolato moltissimo a quell’epoca e negli anni successivi alla morte del “Bardo”, ma non affatto dimostrabile. 

I documenti storici ci dicono che Shakespeare sposò a 18 anni Anne Hathaway, una ragazza più grande di lui. 

Fu un matrimonio riparatore perché Anne, al tempo del matrimonio, era già incinta. 

Questo, ovviamente, non serve a dimostrare l’eterosessualità di William.

Numerose epistole ritrovate, invece, testimoniano che il “Bardo” ebbe molti rapporti sia con donne sia con uomini della Londra dell’epoca. 

Tuttavia non c’è nulla che dichiari con certezza che egli abbia avuto con queste persone rapporti intimi.

L’unico dato che può far pensare alla sua omosessualità sono 20 sonetti che Shakespeare dedicò ad un uomo. 

Si tratta di versi in cui l’autore celebra la bellezza di quest’uomo, dove non manca una buona dose di dolcezza e di sensualità. 

Ma tutti questi dati non sono sufficienti a sostenere che William Shakespeare fosse omosessuale. 

Shakespeare era analfabeta

Per tutti quelli che lo amano, questa è la teoria più difficilmente credibile, nata evidentemente per screditare la sua fama. 

Facendo riferimenti a ragionamenti logici, non sono pervenuti documenti che attestino la formazione scolastica dell’autore. 

All’epoca Stratford-Upon-Avon non era un paesino qualunque: contava all’incirca 2000 abitanti ed era piuttosto popolosa e ben organizzata.

Questa è la base di partenza che i detrattori di Shakespeare hanno usato per affermare il suo analfabetismo. 

In realtà più avanti si è saputo che i registri scolastici erano andati semplicemente perduti.

Quindi, così come è azzardato teorizzare che a quell’epca nessuno a Stratford sia andato a scuola, è altrettanto avventato affermare che egli non abbia mai saputo leggere e scrivere. 

Anzi, per l’enorme produzione teatrale che mise a punto, è più logico pensare che abbia frequentato la King’s New School. 

Si trattava di una scuola di prestigio aperta a tutti i cittadini maschi che sapessero leggere e scrivere. 

Tante teorie, nessuna in grado di scalfire la sua fama

Per quanto questa ed altre teorie si siano succedute nel corso dei secoli, un dato certo è che niente è in grado di scalfire la sua fama. 

Si tratta, al contrario, di ipotesi che non fanno altro che rendere ancora più misterioso ed interessante il personaggio. 

Non c’è generazione che non lo abbia amato. Non c’è persona che non abbia letto un passo del suo meraviglioso Macbeth. 

In ogni epoca Shakespeare ha sempre avuto qualcosa da dire o da insegnare.

Ogni sua opera è in grado di valicare i limiti della storia e del tempo per farsi portatrice di messaggi universali. 

Eccellente sia nella tragedia che nella commedia, Shakespeare ha portato in scena passioni ed ambizioni con una poetica raffinata e di grande riflessione filosofica. 

Ha infatti “ritratto” la brama di potere e l’amore, l’orgoglio e l’invidia, la vita e la morte, tutte costanti universali della storia dell’uomo.

L’articolo è stato di tuo gradimento? Continua a seguirci sui nostri canali social e non perderti altri interessanti contenuti!

Facebook
Instagram

Comments are closed.